27 settembre 2007

Parli chi sa. Chi non sa taccia.

Non ricordo se questa frase abbia qualche autore illustre, e sia pertanto parto della mia memoria, oppure l'abbia inventata io (improbabile) e sia pertanto parto della mia capoccia.

In qualunque caso, se non la paternità, me ne arrogo l'appartenenza.

Secondo me questa e' veramente una questione fondamentale per la civiltà umana, a maggior ragione in tempi in cui qualnque cosa venga registrata nei media, su Internet etc., viene tramessa, moltiplicata e memorizzata per molto molto tempo.

Prendo spunto da una sequenza apparentemente causale di avvenimenti.

Il primo e' stata la lettura di un blog di una ragazza anoressica. Non ricordo il nome ma nonostante il tempo passato a leggere di questa malattia sui libri per l'esamo di pshichiatria mi avesse dato un freddo inquadramento concettuale della patologia, molto di piu' hanno fatto quelle poche pagine ricche di intelligenza nelle quali ho percepito l'esistenza di una personalita' "aliena" dalle regole, priorita', pulsioni, in cui non credo potro' mai veramente immedesimarmi.

Il secondo e' stata la visione dell'ultima trovata di Toscani, e del marchio Nolita per cui ha ritratto il corpo distrutto di una modella anoressica esponendolo sui grandi tabelloni pubblicitari (come si chiamano tecnicamente, 3x6 ?) nelle nostre strade.

Io credo che l'uso della malattia per vendere sia un abominio immorale.

Io credo che l'esposizione di immagini di questa violenza agli occhi dei bambini piccoli che camminano nelle nostre strade sia un abominio immorale.

Io credo che il fatto che, nonostante lo spaventoso apparato politico burocratico che ci sta dissanguando, una campagna del genere abbia il verde sia l'ennesima dimostrazione di quanto inutile e parassitaria sia questa classe politico gestionale e di quanto cultura ed intelligenza stiano scomparendo dalla nostra societa' alla stessa stregua della banchisa polare.

Voglio riportare integralmente il commento di un lettore del bellissimo blog spotanatomy.

"L'ufficio francese di controllo della pubblicita' ha bloccato questa campagna che quindi in Francia non si vedra'."Questa foto è un grosso colpo di marketing eticamente abominevole" ... "ha usato una malattia per uno scopo commerciale".
Queste le motivazioni.
State tranquilli in Italia IAP,MOIGE e GRAN GIURI' stanno ancora ascoltando " la patatina di rocco siffredi"..... no comment.

Oddio ! Mi sono lasciato trasportare dall'emozione ed ho perso di vista il titolo del mio post.

Il motivo per cui ho cominciato a scrivere commenti nel bellissimo blog di spotanatomy e' che sono stato colpito dalle "opinioni" degli scriventi sul merito della bieca operazione di Toscani. Opinioni caratterizzate dai "secondo me", "e' assurdo pensare che" etc etc Questi improvvisati esperti, sulla cui buona fede peraltro non nutro ALCUN dubbio, mettevano in forse la posizione espressa dalla presidentessa dell'associazione dei malati anoressici, se ho ben capito (Ex) anoressica anch'essa, molto critica nei confronti dell'iniziativa.

Per quanto mi riguarda l'epitaffio sulla lapide della crudele boutade di Toscani l'ha messa un'altra ragazza anoressica che ha fatto un commento proprio su spotanatomy che vi invito caldamente a leggere nella sua integralita'. Di questo voglio riportare solo la chiusura, che in modo un poco meno diplomatico (e ci credo visto il coinvolgimento emotivo diverso) riporta al titolo di questo post:

Grazie Toscani per averci dato una nuova thinspiration con cui fare i conti.
Questa malattia ha dinamiche che possono sembrare totalmente assurde per chi non la vive..per questo sarebbe cosa buona e giusta che chi non ne capisce un cazzo tenesse la bocca chiusa invece di fare danni.


Ora taccio.
Bob

24 settembre 2007

Il pessimismo della ragione

Di solito si oppone all'ottimismo della volonta'.

Nella mia testa spesso queste due pulsioni coesistono, lottano, con il pessimismo che di anno in anno tende a prevalere forte delle munizioni che gli anni di esperienza e la stanchezza gli forniscono.

Stavolta mi viene da pensare ad uno studio di una grande multinazionale che riflette sulle enormi potenzialità umane e di risorse naturali dell'Africa.

Mi viene in mente l'immagine dell'occhio di Sauron che con il suo raggio rosso ora sta scandagliando quelle magnifiche terre e quell'umanità cosi variopinta, disperata, allegra, materialmente povera, spiritualmente ricca che popola quel continente.

Dietro ad una bella prosa in realtà si condensa la brama di poter sviluppare un nuovo mercato, di espandere i profitti, di imporre il modello consumistico che ha sviluppato le nostre economie a tal punto da non avere più ossigeno ed energia.

E' palese per chiunque non sia distratto, stupido o in cattiva fede che espandere il modello "occidentale" a masse enormi di persone, come già sta accadendo in India, Cina e Sud America, non potrà che accelerare la crisi delle risorse che già appare palese a tutti tranne che alle tre scimmiette che abbiamo sulla libreria.

Eppure la televisione, il turismo e la "globalizzazione" portano a contatto di popoli lontani i nostri modelli fatti di auto, di cellulari, di tette al silicone, di vacanze ai tropici. E giustamente il mongolo nella sua iurta d'inverno quando vede un bel palazzone di periferia con l'acqua corrente, le finestre con serrande ed il televisore a colori, perchè dovrebbe dire "omhizaden" (fanculo in mongolo nella mia fantasia) e continuare la sua vita ancestrale ...

Insomma chi deve fermare questi esportatori di carte di credito, di computer, di grandi fratelli, di inglese maccheronico maccheronico oppure non trovi lavoro ?

Boh.

Oggi prevale il pessimismo della ragione. Per favore se c'e' qualche entusiasta della volonta' si faccia avanti, si metta in contatto. Prometto di aiutarla con le le mie forze residue.

F.S.