17 dicembre 2012

Una bibliografia pedagogica


Mio figlio Riccardo ha quasi 20 anni, ha fatto la maturità scientifica l'anno scorso, ed ora ha iniziato degli studi di musica che lo avvieranno ad una carriera di musicista professionista.
Negli anni ha letto tanto, ma per molto tempo il genere che lo ha più occupato nel tempo libero è stato il fantasy. Molti bei libri, ma anche tante cose piuttosto banali e comunque per definizione non parlano tanto del nostro mondo.

Vorrei creare una lista di libri di letteratura (per i saggi farò una lista separata), che nel narrare la loro storia tocchino temi filosofici, psicologici, sociologici, storici, politici importanti, che facciano riflettere senza essere asettici e palesemente didattici.

Ecco una lista, in nessun ordine particolare, di quelli venuti in mente a me o ad alcuni buoni amici. Sono ovviamente interessato ad avere altre segnalazioni che aggiungerò man mano.


  • Herman Hesse, Siddartha
  • Herman Hesse, Narciso e Boccadoro
  • Umberto Eco, Il nome della rosa
  • Mark Twain, Huckelberry Finn
  • Carlos Castaneda, Gli insegnamenti di Don Juan
  • Leonardo Sciascia, Una storia semplice
  • Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila
  • Italo Calvino, Il barone rampante
  • Jorge Amado, Dona flor ed i suoi due mariti
  • Isabel Allende, Il castello dei destini incrociati
  • Saul Bellow, Il re della pioggia
  • Johnathan Franzen, Le correzioni
  • Miguel Cervantes, Don Chisciotte de la Mancia
  • Robert Musil, L'uomo senza qualità
  • James Joyce, Ulysses
  • Ernest Hemingway, Il vecchio ed il mare
  • Jerome K Jerome, Tre uomini in barca
  • Gerald Durrel, La mia famiglia ed altri animali
  • Thor Heyerdhal, Kon-Tiki
  • William Golding, Il signore delle mosche
  • Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari
  • Alberto Moravia, Gli indifferenti
  • Philip Roth, Il lamento di Portnoy
  • Alberto Moravia, Gli indifferenti





25 giugno 2010

Vabbe' quasi quasi ci riprovo. Certo che i miei lettori, pochissimi,ma verso i quali nutro stima, affetto e senso di fratellanza, devono essere ben pazienti se mi metto a scrivere ogni due tre anni :)

Non posso piu' sopportare una situazione in cui incombono gravissimi problemi economici, politici, culturali ed allo stesso tempo non si riesca a trovare una informazione che focalizzi le cose importanti, rendendole comprensibili ed importanti per chi ne legge.

Dichiaro la jihad contro l'informazione del quotidiano La Repubblica e del suo foglio patinato Limes sulla situazione mediorientale. E' vergognosa la disinformazione e l'incitazione alla violenza che questo giornale che ritenevo combattesse per il diritto sta facendo. Ma e' possibile che dobbiamo sempre apprezzare l'operato di Gianfranco Fini, che e' volato in Israele, incontrando Abu Mazen, ribadendo la natura terroristica di Hamas e in sintesi dimostrando di capire molto di piu della possibile via di composizione del conflitto Israelo-Palestinese di un ammasso di intellettualotti di salotto che trattano la questione come fosse una partita di calcio. Addirittura la stampa Inglese, da sempre ostile ad Israele, sa dimostrare posizioni contrarie ma in modo corretto.

Oggi la maggior parte di quelle pecore destinate al macello dei miei compatrioti hanno creduto di capire che la geniale intuizione di Calderoli secondo la quale la capitolazione dei nostri gloriosi Azzurri sia dovuta ad una malaccorta distrazione circa il futuro dei giovani calciatori Italiani. Ma quanti di questi maledetti imbecilli si sta ponendo il problema IDENTICO relativo al futuro dei nostri giovani che dovrebbero costituire lo scheletro, i muscoli, il sangue e sopratutto il cervello del nostro paese nel prossimo cinquantenio ? Suvvia il calcio sara' un bel gioco, ma porca la miseria, dovrebbe essere un intermezzo di una vita produttiva e non viceversa.

Non ho tempo per parlare dello sfacelo che questo governo delle banane sta infliggendo al nostro paese. Finanziamo lo stadio del nuoto con miliardi pero' le palestre delle nostre scuole cadono a pezzi e non hanno attrezzature. Facciamo ponti sullo stretto distribuendo miliardi a pochi, probabilmente amici o amici di amici, ma a Roma ci sono piu buche che san pietrini e per avere una visita medica aspetti qualche mese se va bene. Possibile che la comunicazione non sappia parlare alla gente comune ? Lo psiconano borbotta frasi incoerenti ma che l'ominide medio italicus capisce sin da quando aveva 3 anni e gli facevano i dispetti all'asilo "quei giudici ce l'hanno tutti con me" e chi dovrebbe spiegare verso quale baratro il nanonocchiero ci sta spingendo come lo fa' ? Legget un frammento "...non è possibile gestire tante competenze: per questo le Regioni e le Province autonome oggi hanno annunciato l'intenzione di chiedere una Conferenza Stato-Regioni straordinaria ..." Ma come pensano che la pecora infantile possa capire, anzi ma come possono immaginare di essere addirittura letti !

Sono arrabbiato.

Bobo

15 novembre 2007

Le mie foto

Alcune delle mie fotografie le metto sul mio sito chiamato http://foton.zenfolio.com

Quelle che vedrete qui da ora in poi saranno solo foto fatte dal sottoscritto (come le due qui sotto) oppure in caso contrario indichero' chiaramente la fonte diversa.

Smetto di farneticare. Buona notte.

Bobo

Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie


Questa strofa e' del grande poeta Ungaretti. La foto mia.

Un ricordo per il mio amico Giuliano. Una bella persona che non c'e' piu e con cui non potro' piu ragionare, ridere ed indignarmi.

Vorrei poter raccontare alle sue figlie cosa sapevo di lui ma non ci conosciamo e non avverra' mai.

Bobo

07 novembre 2007

L'angelo del dolore


L'angelo del dolore, una scultura in marmo bianco nel cimitero "acattolico" di Roma, vicino alla Piramide cestia.

E' l'ultima scultura fatta dallo scultore Americano William Story per la tomba di sua moglie Emelyn.

Vorrei scrivere sul culto dei morti.

Vorrei poter creare qualcosa di cosi' bello.

Bobo

27 settembre 2007

Parli chi sa. Chi non sa taccia.

Non ricordo se questa frase abbia qualche autore illustre, e sia pertanto parto della mia memoria, oppure l'abbia inventata io (improbabile) e sia pertanto parto della mia capoccia.

In qualunque caso, se non la paternità, me ne arrogo l'appartenenza.

Secondo me questa e' veramente una questione fondamentale per la civiltà umana, a maggior ragione in tempi in cui qualnque cosa venga registrata nei media, su Internet etc., viene tramessa, moltiplicata e memorizzata per molto molto tempo.

Prendo spunto da una sequenza apparentemente causale di avvenimenti.

Il primo e' stata la lettura di un blog di una ragazza anoressica. Non ricordo il nome ma nonostante il tempo passato a leggere di questa malattia sui libri per l'esamo di pshichiatria mi avesse dato un freddo inquadramento concettuale della patologia, molto di piu' hanno fatto quelle poche pagine ricche di intelligenza nelle quali ho percepito l'esistenza di una personalita' "aliena" dalle regole, priorita', pulsioni, in cui non credo potro' mai veramente immedesimarmi.

Il secondo e' stata la visione dell'ultima trovata di Toscani, e del marchio Nolita per cui ha ritratto il corpo distrutto di una modella anoressica esponendolo sui grandi tabelloni pubblicitari (come si chiamano tecnicamente, 3x6 ?) nelle nostre strade.

Io credo che l'uso della malattia per vendere sia un abominio immorale.

Io credo che l'esposizione di immagini di questa violenza agli occhi dei bambini piccoli che camminano nelle nostre strade sia un abominio immorale.

Io credo che il fatto che, nonostante lo spaventoso apparato politico burocratico che ci sta dissanguando, una campagna del genere abbia il verde sia l'ennesima dimostrazione di quanto inutile e parassitaria sia questa classe politico gestionale e di quanto cultura ed intelligenza stiano scomparendo dalla nostra societa' alla stessa stregua della banchisa polare.

Voglio riportare integralmente il commento di un lettore del bellissimo blog spotanatomy.

"L'ufficio francese di controllo della pubblicita' ha bloccato questa campagna che quindi in Francia non si vedra'."Questa foto è un grosso colpo di marketing eticamente abominevole" ... "ha usato una malattia per uno scopo commerciale".
Queste le motivazioni.
State tranquilli in Italia IAP,MOIGE e GRAN GIURI' stanno ancora ascoltando " la patatina di rocco siffredi"..... no comment.

Oddio ! Mi sono lasciato trasportare dall'emozione ed ho perso di vista il titolo del mio post.

Il motivo per cui ho cominciato a scrivere commenti nel bellissimo blog di spotanatomy e' che sono stato colpito dalle "opinioni" degli scriventi sul merito della bieca operazione di Toscani. Opinioni caratterizzate dai "secondo me", "e' assurdo pensare che" etc etc Questi improvvisati esperti, sulla cui buona fede peraltro non nutro ALCUN dubbio, mettevano in forse la posizione espressa dalla presidentessa dell'associazione dei malati anoressici, se ho ben capito (Ex) anoressica anch'essa, molto critica nei confronti dell'iniziativa.

Per quanto mi riguarda l'epitaffio sulla lapide della crudele boutade di Toscani l'ha messa un'altra ragazza anoressica che ha fatto un commento proprio su spotanatomy che vi invito caldamente a leggere nella sua integralita'. Di questo voglio riportare solo la chiusura, che in modo un poco meno diplomatico (e ci credo visto il coinvolgimento emotivo diverso) riporta al titolo di questo post:

Grazie Toscani per averci dato una nuova thinspiration con cui fare i conti.
Questa malattia ha dinamiche che possono sembrare totalmente assurde per chi non la vive..per questo sarebbe cosa buona e giusta che chi non ne capisce un cazzo tenesse la bocca chiusa invece di fare danni.


Ora taccio.
Bob

24 settembre 2007

Il pessimismo della ragione

Di solito si oppone all'ottimismo della volonta'.

Nella mia testa spesso queste due pulsioni coesistono, lottano, con il pessimismo che di anno in anno tende a prevalere forte delle munizioni che gli anni di esperienza e la stanchezza gli forniscono.

Stavolta mi viene da pensare ad uno studio di una grande multinazionale che riflette sulle enormi potenzialità umane e di risorse naturali dell'Africa.

Mi viene in mente l'immagine dell'occhio di Sauron che con il suo raggio rosso ora sta scandagliando quelle magnifiche terre e quell'umanità cosi variopinta, disperata, allegra, materialmente povera, spiritualmente ricca che popola quel continente.

Dietro ad una bella prosa in realtà si condensa la brama di poter sviluppare un nuovo mercato, di espandere i profitti, di imporre il modello consumistico che ha sviluppato le nostre economie a tal punto da non avere più ossigeno ed energia.

E' palese per chiunque non sia distratto, stupido o in cattiva fede che espandere il modello "occidentale" a masse enormi di persone, come già sta accadendo in India, Cina e Sud America, non potrà che accelerare la crisi delle risorse che già appare palese a tutti tranne che alle tre scimmiette che abbiamo sulla libreria.

Eppure la televisione, il turismo e la "globalizzazione" portano a contatto di popoli lontani i nostri modelli fatti di auto, di cellulari, di tette al silicone, di vacanze ai tropici. E giustamente il mongolo nella sua iurta d'inverno quando vede un bel palazzone di periferia con l'acqua corrente, le finestre con serrande ed il televisore a colori, perchè dovrebbe dire "omhizaden" (fanculo in mongolo nella mia fantasia) e continuare la sua vita ancestrale ...

Insomma chi deve fermare questi esportatori di carte di credito, di computer, di grandi fratelli, di inglese maccheronico maccheronico oppure non trovi lavoro ?

Boh.

Oggi prevale il pessimismo della ragione. Per favore se c'e' qualche entusiasta della volonta' si faccia avanti, si metta in contatto. Prometto di aiutarla con le le mie forze residue.

F.S.

01 agosto 2007

Cosa spengere

Preferisco la variante toscana "spengere" invece della forse piu comune "spegnere".

Allora in questo periodo sto leggendo parecchio circa la produzione elettrica.

Vivo al settimo piano e mentre ero sotto la doccia mi e' venuto in mente che quando ci fu il grande "blackout" che noi Romani ricordiamo come quello della "notte bianca", dopo poco tempo venne a mancare l'acqua. Probabilmente ferme le pompe di sollevamento.

Allora mi sono chiesto quali siano le cose per cui sento maggiormente bisogno dell'energia elettrica.

Fatto un giro per caso con carta e matita e qui metto in ordine personalissimo quello che mi importa di piu:

  1. Acqua (come dicevo se manca l'elettricita' dopo un poco manca l'acqua)
  2. Riscaldamento (caldaia a gas ma che se non funziona la pompa e manca l'acqua non mi produce piu ne acqua calda ne riscaldamento)
  3. Frigorifero
  4. Lavatrice
  5. Computer (e la ADSL funzionante)
  6. Illuminazione (sole, candele e torce a pila possono andare)
  7. Caricabatt. per cellulare
  8. Phon
  9. Telefono casa
  10. Cappa aspirante cucina
  11. Ventilatori (casa abbastanza ventilata)
  12. Spazzolino denti elettrico
  13. Stereo per la musica (anche se lettore MP3 a pile puo' sopperire)
  14. Televisore con lettore DVD (per i film)
  15. Lavapiatti
piu o meno credo di esserci.

Noterete forse l'assenza del condizionatore. Non solo non lo possiedo ma credo anche che andrebbero vietati !

Certo alcune delle posizioni sono incerte e riflettono le mie personalissime inclinazioni.

Direi che le prime tre posizioni sono ESSENZIALI. La quarta molto importante. La quinta e la sesta molto comode sopratutto per tenersi informati ed in contatto e leggere alla sera :) Tutto il resto abbastanza superfluo.

Bob