29 luglio 2007

Tatuaggi

Oggi sono andato in piscina. Casal Palocco, quartiere abbastanza discreto della capitale d'Italia. L'inevitabile riflessione dei raggi solari che incontrava la mia retina mi ha dato modo di fare un monitoraggio attento dei riti di corteggiamento di questa societa', che qualcuno chiama post industriale, ma che invece io definirei post ragionevole.

La percentuale dei tatuati era molto molto alta. Badate bene, non parlo del piccolo francobollo civettuolo sullo striato gluteo smottando della quarantenne di pura razza romana.

C'erano moltissimi tatuaggi imponenti, di quelli che ti trasfigurano un intero quarto di bue, di quelli che un maori ci avrebbe pensato varie volte, di quelli per il quale anche un intemerato yakuza forse avrebbe chiesto il parere alla vecchia mama-san.

La tipologia piu diffusa era rappresentato da un sincretico maori post moderno ammazzavampiri.

Versioni monocromatiche, che sicuramente pagano un canone piu basso, venivano ridicolizzate da versioni a colori a 32 bit che secondo me stanno per essere eclissate a loro volta dalla svolta del futuro: i tatuaggi luminescenti che si vedono al buio totale ! Consiglierei questi ultimi nelle parti intime stile assistenza all'atterraggio dei grandi aeroporti internazionali.

I meno dotati intellettualmente avevano invariabilmente una etichetta letterale. In questa societa' post ragionevole, i nomi delle fidanzate sono stati sostituiti dal proprio. Molto piu saggio. Le prime potevano cambiare ed erano grossi guai. Il secondo no ed in un momento di amnesia potrebbe tornare utile al coatto confuso per presentarsi. Addirittura potrebbe servire per saltare direttamente i convenevoli e trombare direttamente. A quando anche il numero di cellulare ?

L'unica cosa che non capisco bene era cosa pensasse la mamma di un orrendo individuo con ex velleita' di culturista naufragate nell'evidente taglio di fondi degli steroidi anabolizzanti. Il cretinetto, come gli altro pitecantropi del suo gruppo, aveva il suo nome tatuato sul petto in font Antique Gothic, pitch 69: attorno al capezzolo destro una gigantesca D, sullo sterno depilato una U e, ahia che dolore, sul capezzolo sinistro una X tipo tiroassegno da poligono di tiro. A cosa pensava quella madre snaturata quando battezzo' il figliuolo ? Boh !

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